Violazione di brevetto: Responsabilità della società controllata per il fatturato della società madre

In caso di violazione di brevetto il proprietario di un brevetto può chiedere una compensazione adeguata, che viene calcolata come royalties. Più persone sono solidamente responsabili.

Nel caso 4Ob3/15t della Corte Suprema Austriaca del 22 settembre 2015, è stata convenuta una società austriaca controllata da una SpA svizzera. La società austriaca si occupava della produzione di un agente per la coagulazione del sangue e ne otteneva un pagamento della società controllante di EUR 133.197,–. La consegna ai clienti austriaci e a quelli all’estero veniva effettuata dalla società austriaca. La SpA svizzera si occupava della fatturazione – almeno per quanto riguarda i clienti all’estero. La procedura di produzione costituisce violazione di un brevetto dalla parte attrice e la società controllata veniva condannata a pagare.

EUR 359.913,30 il che corrisponde al 1 per cento del fatturato netto totale della società madre e della società controllata.

La Corte Suprema ha confermato questo calcolo:

Il debitore di una rivendicazione è chi ha avuto il vantaggio dalla violazione di brevetto. L’importo corrisponde al valore dell’utilizzo del brevetto, quindi in genere ad una royalty equa. Il proprietario è da mettere in una posizione che corrisponde a quella che avrebbe avuto se avesse permesso per contratto l’uso del brevetto. Il fatto quanto o meno l’autore della violazione abbia realizzato un utile o una perdita non è rilevante. La remunerazione adeguata copre tutti gli usi di un brevetto (produzione, distribuzione, uso) ed è dovuta solo una volta per ogni prodotto che rappresenti una violazione di brevetto. Più contraffattori di un brevetto sono solidamente responsabili per il pagamento della somma dovuta.

Un proprietario ragionevole permetterebbe l’uso del suo brevetto da parte di una pluralità di imprenditori solamente se ottenesse anche una compensazione per gli usi di tutte queste società. Il proprietario ragionevole non accetterebbe in questo caso il solo pagamento per una parte dell’ uso e cioè il pagamento di una quota, se gli altri imprenditori si rifiutassero di pagare le loro quote. Nel caso concreto il proprietario del brevetto potrebbe chiedere che ogni singolo utente del brevetto provvede che gli altri pagano le loro quote o di chiedere che uno paga tutta la remunerazione.

Di conseguenza il proprietario del brevetto ha il diritto anche in caso di violazione del suo brevetto di chiedere l’intera remunerazione da parte di ogni persona responsabile per la violazione, anche se il fatturato della società madre fosse stato realizzato all’estero dove non esiste la protezione di brevetto. Una divisione della remunerazione in parti può avvenire solo nei rapporti interni del gruppo delle società del violatore. Nel caso specifico la società controllata è stata quindi condannata a pagare la quota per il fatturato della società madre in svizzera.

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